NOTA IN CODA ALLA NOSTRA BREVE DISSERTAZIONE

PERCHÉ ABBIAMO IDEATO QUESTO SCHERZETTO O PRANK A SEI TESTE SUL BDSM.

L’Associazione Psicogeografica Romana e The Woman in Red hanno preso la decisione di metter su questo scherzetto o fake “DELLA MISERIA DELL’AMBIENTE BDSM” subito dopo il lock down. Non solo il lock down ha messo a dura prova le passioni di ciascuno, ma non si era mai vista in un così breve periodo la trasgressione di tutte le regole di consensualità nell’amore ed è stato gioco forza un momento chiave per comprendere, per il futuro, le dinamiche della violenza di genere. Il celebre FRAME in cui si entra e si esce, all’interno del quale si può ben dire “tutto quello che ti dico qui dentro è falso” per moltissimi, incapaci di reggere la pressione del contenimento, non ha funzionato, mostrando “il lato oscuro del lato oscuro”, facendo degenerare delle pratiche che per quanto oscure sono davvero ludiche, liberatorie, piacevoli per tutte le parti che si mettono in gioco.

NOTA IN CODA ALLA NOSTRA BREVE DISSERTAZIONE

PERCHÉ ABBIAMO IDEATO QUESTO SCHERZETTO O PRANK A SEI TESTE SUL BDSM.

L’Associazione Psicogeografica Romana e The Woman in Red hanno preso la decisione di metter su questo scherzetto o fake “DELLA MISERIA DELL’AMBIENTE BDSM” subito dopo il lock down. Non solo il lock down ha messo a dura prova le passioni di ciascuno, ma non si era mai vista in un così breve periodo la trasgressione di tutte le regole di consensualità nell’amore ed è stato gioco forza un momento chiave per comprendere, per il futuro, le dinamiche della violenza di genere. Il celebre FRAME in cui si entra e si esce, all’interno del quale si può ben dire “tutto quello che ti dico qui dentro è falso” per moltissimi, incapaci di reggere la pressione del contenimento, non ha funzionato, mostrando “il lato oscuro del lato oscuro”, facendo degenerare delle pratiche che per quanto oscure sono davvero ludiche, liberatorie, piacevoli per tutte le parti che si mettono in gioco. La degenerazione è avvenuta a partire o dalla poca conoscenza delle regole di condotta o da un crollo del FRAME che ha fatto confondere il mondo dei piaceri e le sue particolarissime regole più o meno non dette (meglio se chiarite) con quelle diversissime della vita quotidiana, in cui mai e poi mai si devono dimenticare i principi di uguaglianza, reciprocità e pari diritti. Immediatamente dopo il lock down molte coppie sono scoppiate, immediatamente dopo dietro le face mask in ogni luogo non si vedevano che occhi assetati di sesso o affamati di carne, sembrava non vi fosse altro scopo che recuperare il tempo perso, sia per chi era stato in solitudine sia per chi era stato in coppia. Ad ogni modo la storia segreta della sessualità in quei due mesi è una zona opaca dei saperi, ed oggi è in mano solo a chi raccoglieva informazioni mirate apparentemente ed esclusivamente con finalità sanitarie. Con lo sblocco del contenimento la sessualità nella maggioranza dei casi è tornata ad essere banale esattamente come era prima, nessun passo avanti, fermi e inchiodati alle acquisizioni della seconda rivoluzione sessuale. Eppure se si tentasse un critica radicale di ogni aspetto della sessualità contemporanea e della sua miseria dopo il lock down e se questa critica corrispondesse e riuscisse anche ad avere un valore costruttivo, ovvero riuscisse ad intercettare tutte quelle pratiche che la stanno invece facendo avanzare verso una maggiore capacità di sentire con il corpo, la psiche e la vita spirituale i piaceri, allora potremmo cominciare a preparare nei nostri comportamenti di tutti i giorni la strada verso una terza rivoluzione sessuale. Non sappiamo ancora di cosa si tratti in realtà, ne sentiamo esclusivamente l’urgenza e il compito storico anonimo e appartenente ai molti senza nome. Perché ciò che più ci ha colpiti da questo punto di vista dell’indagine sulla vita quotidiana è la guerra ai piaceri e all’affettività che lo stato e il capitalismo neoliberisti stanno mettendo all’opera. E non ci riferiamo soltanto alla sessualità.  Se mai vi sarà una terza rivoluzione sessuale essa ripartirà dall’alleanza dimenticata dalla seconda rivoluzione sessuale tra piaceri ed affettività. Per finire, “DELLA MISERIA DELL’AMBIENTE BDSM”, scritto nella migliore tradizione del linguaggio situazionista italiano, può anche risultare un pugno allo stomaco, tuttavia noi riteniamo che questo fake o scherzetto possa essere uno spunto di riflessione per chi pratica intanto bdsm o vorrebbe praticarlo. Ovviamente ciascuno è libero di praticare bdsm come meglio crede, apertamente, in clandestinità o in privato, ciascuno ha le sue buone ragioni, l’importante è rispettare delle regole di condotta e lavorare alla vittoria dell’amore qualunque sia la forma con cui ciascuno lo immagina per sé, contro le pressioni del neoliberismo che ci indirizzano continuamente a pensarlo secondo vecchi schemi e classificazioni che lo banalizzano e lo avviliscono. CONTRO LA GUERRA DEI NEOLIBERISTI AI PIACERI E ALL’AFFETTIVITÀ, PREPARIAMO LA STRADA ALLA TERZA RIVOLUZIONE SESSUALE.