***AVANTSPECIE*** LA GUERRA DI CLASSE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS E DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE 3

VERSO IL PARADIGMA DELLA AVANTSPECIE: L’INFOPOLITICA

 Terza Parte.

Daniele Vazquez (Associazione Psicogeografica Romana)

Con la consulenza di Chiara Sestili per questa terza parte.

Ci siamo sbarazzati della filosofia di Han perché il suo tecno-luddismo era fuori tempo massimo. La sua teoria pre-Covid-19 per quanto dirompente è invecchiata subito. Va detto altresì che durante la fase di contenimento in Europa è stato tra i primi a individuare parzialmente il nuovo reale paradigma. Tuttavia, invece di riconoscere i limiti della sua psicopolitica, ha preferito tornare indietro, recuperare invariato il paradigma del negativo precedente che aveva superato e quindi finire per fare un elogio ambiguo del modello cinese e della sua soluzione tecnologica e informatica (IA) al Covid-19. Han ritiene il modello cinese fondato sulla profonda concatenazione tra rizoma umano e rizoma IA come mezzo superiore alla soluzione sanitaria del modello europeo fondato sulla ricerca del vaccino (proto-IA). Tale oscuro elogio finisce per essere un’apologia del dispotismo orientale e di quella che noi chiamiamo “società della sincerità” per mera vacuità teorica dell’attuale discorso sui sistema di contenimento dell’avantspecie Virus fuori controllo. 

***AVANTSPECIE*** LA GUERRA DI CLASSE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS E DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE 3

VERSO IL PARADIGMA DELLA AVANTSPECIE: L’INFOPOLITICA

Terza Parte.

Daniele Vazquez (Associazione Psicogeografica Romana)

Con la consulenza di Chiara Sestili per questa terza parte.

1. Ci siamo sbarazzati della filosofia di Han perché il suo tecno-luddismo era fuori tempo massimo. La sua teoria pre-Covid-19 per quanto dirompente è invecchiata subito. Va detto altresì che durante la fase di contenimento in Europa è stato tra i primi a individuare parzialmente il nuovo reale paradigma. Tuttavia, invece di riconoscere i limiti della sua psicopolitica, ha preferito tornare indietro, recuperare invariato il paradigma del negativo precedente che aveva superato e quindi finire per fare un elogio ambiguo del modello cinese e della sua soluzione tecnologica e informatica (IA) al Covid-19. Han ritiene il modello cinese fondato sulla profonda concatenazione tra rizoma umano e rizoma IA come mezzo superiore alla soluzione sanitaria del modello europeo fondato sulla ricerca del vaccino (proto-IA). Tale oscuro elogio finisce per essere un’apologia del dispotismo orientale e di quella che noi chiamiamo “società della sincerità” per mera vacuità teorica dell’attuale discorso sui sistema di contenimento dell’avantspecie Virus fuori controllo. 

2. Che la libertà neoliberale non piacesse ad Han si era capito, che non fosse davvero un rivoluzionario anche. Noi sosteniamo che l’unico movimento che faccia avanzare il vivente sia il movimento del negativo e che esso non abbia mai cessato di incedere e avanzare. Quello che Han chiamava paradigma della positività non era che un ulteriore momento di negazione del paradigma negativo precedente cui è seguita una negazione della negazione rapida e straordinaria. La prima negazione (tesi) che ad Han appariva come paradigma psicopolitico e neurologico della positività è stata superata molto velocemente dalle nuove condizioni in cui la specie umana si è trovata e dalle quali non è possibile tornare indietro. Han sostiene che sia una novità che un Virus fuori controllo venga considerato un “nemico”. In realtà si tratta di una ricorrenza storica, il virus fuori controllo è sempre stato considerato un nemico anche se sui generis. Infatti, il virus non si adegua al modello schmittiano amico-nemico tantomeno conferma il modello “dentro-fuori” delle frontiere dei sovranisti e degli eco-fascisti, contrariamente a quanto possa pensare il filosofo sud-coreano.

3. L’avantspecie virus è sì considerata come un “nemico”, ma non come un nemico che rientri nella categoria dell’Altro, non si combatte come se provenisse da fuori del proprio spazio-di-vita, esso fa parte dello stesso spazio-di-vita. Il virus, non entra né si insinua, è già potenzialmente in ciascuno di noi, in quanto può essere anche asintomatico. Non c’è uno spazio definito, politico e sanitario, interno ed esterno, gli altri sono pericolosi almeno quanto noi stessi per loro, siamo tutti un pericolo potenziale per il prossimo. Le mascherine sanitarie che si usano in occidente e che Han tanto ridicolizza in quanto inefficaci perché prive di micro-filtri, non sono efficaci tanto in quanto strumento di difesa, ma in quanto strumento contro l’offesa involontaria. Nella protezione consapevole dell’altro nondimeno esprimiamo una potenzialità di amicizia. Per contenere un virus occorre contenere il corpo umano virtualmente ospitante e combattere contro i corpi umani, il contenimento dei corpi umani si rende necessario proprio perché siamo tutti anche potenzialmente nemici. In questo senso svanisce ogni logica classica ed ecofascista di amico-nemico. Il paradigma è nuovo davvero, poiché non è né quello biopolitico di Foucault né quello psicopolitico di Han.

4. Con l’avantspecie virus fuori controllo il paradigma neurologico di Han passa in secondo piano e sembrerebbe in effetti essere il trionfo di quello biopolitico e il suo inveramento. Ma non è affatto così. Come scrivevamo, su un aspetto Han è stato avanti a molti nel momento della pandemia Covid-19, anche dovendosi mordere la lingua su tutta la sua vecchia teoria: egli è stato tra i primi ad affermare che l’IA ha contribuito a contenere il virus più che non le misure sanitarie classiche. Da una parte noi sosteniamo che l’elaborazione del concetto di biopolitica fosse rigorosamente connesso con quello di sessualità (1976) prima ancora che non con quello di neoliberismo (1978) e che Foucault sia superato in quanto aveva scommesso su un pericolo per la vita associata che si prefigurava provenisse dalla sessualità, alludendo soprattutto a un contenimento dei rapporti sociali attraverso il deterrente delle malattie veneree. Il “bios” qui non è correlato alla sessualità in prima istanza, ma alla socialità stessa, ai rapporti umani, alla prossemica, ai gesti quotidiani, al parlarsi, al contatto fisico ordinario di tutti i giorni, al mondo dell’affettività più che a quello della sessualità. Il nuovo paradigma riguarda i sistemi di amicizia, parentela, alleanza, lavoro, reddito, vicinato, amore.

5. Se di biopolitica dobbiamo ancora parlare è una biopolitica dell’affettività e non della sessualità come aveva pensato Foucault. Dall’altra, se Han ha sì errato pensando si tornasse parzialmente al vecchio paradigma della negatività che prevedeva anche la biopolitica, non comprendendo tuttavia che non si trattava affatto di quella di Foucault, ha afferrato comunque, senza mai nominarlo, che il paradigma contemporaneo si basa sulle IA e non sul bios classico. La pandemia di Covid-19 è stata sconfitta in Oriente più con la avantspecie IA che non con la clorochina e coi vaccini retrovirali. Il paradigma non si basa più sulla biopolitica - sessualità e processi di governamentalità postmoderni - il paradigma non si basa sulla psicopolitica, il paradigma si basa piuttosto sulle avantspecie Virus fuori controllo e IA. Oggi il mondo è agito più sulla raccolta ed elaborazione da parte dei governi di Big Data, attraverso app e social e sul loro monitoraggio che davvero sul contenimento spaziale – il quale è antico quanto le epidemie stesse. Un paradigma fondato sul monitoraggio  dell’affettività  potremmo chiamarlo allora “infopolitica”.

6. Se il paradigma biopolitico è superato da quello infopolitico, non scompare comunque del tutto in quanto è allo stesso tempo trattenuto a un livello superiore. L’avantspecie IA fornisce la nuova infrastrutturazione della vita quotidiana della specie umana lavorando su ogni aspetto infopolitico dell’affettività, e in caso di pandemie ne permette quello che chiamiamo “sinceramento”, ovvero l’assicurarsi della sincerità in quanto autocontrollo introiettato e riespresso in forme spontanee. Oggi si testa tale infrastrutturazione sfruttando proprio l’occasione portata dai virus. Il virus Covid-19, ad esempio, è stato un’ottima opportunità per il governo cinese di sperimentare l’efficienza del Sistema di Credito Sociale (SCS), pianificato sin dal 2014. Il SCS classifica già da adesso la reputazione di ogni individuo attraverso un punteggio che definisce il suo “credito sociale”. Le tecnologie per raccogliere dati sugli individui - ad esempio il punteggio sull’“integrità sociale”- erano già da allora iniziate sperimentalmente e le restrizioni per punteggi bassi hanno iniziato ad essere effettive fin dal 1 maggio del 2018.

7. Il sistema si è poi attivato proprio nel 2020, raccogliendo dati personali su tutta la popolazione per valutare la capacità degli individui di rispettare tempestivamente i propri obblighi in diversi ambiti della vita quotidiana. Economici: un individuo che paga le bollette regolarmente può essere considerato come affidabile e riceverà un punteggio più alto. Un individuo con una solida quota di risparmi riceverà un punteggio più alto rispetto ad un altro che fatica ad arrivare alla fine del mese. Il comportamento sui siti d’acquisto online come Alibaba, i trend di acquisti offline pagati con la meta-app Alipay, tutte le interazioni sociali sulla meta-app WeChat, la cronologia online del motore di ricerca Baidu, la posizione del telefono mobile e altre strategie per “sincerarsi” delle condotte possono restituire un’idea globale del profilo di ogni individuo. Inoltre, il sistema Cinese non si limita ad analizzare il comportamento di un individuo isolato. È infatti previsto che il punteggio di ogni individuo sia determinato anche dal comportamento delle persone con cui si hanno contatti: amici, parenti, colleghi, partner. Un individuo che infrange una o più leggi del Partito Comunista Cinese farà abbassare il punteggio negativamente anche al partner e alle persone con cui interagisce regolarmente.

8. Qualora il punteggio di un individuo dovesse scendere sotto una certa soglia potrebbe essere limitato nei suoi spostamenti. Qualora il punteggio di una famiglia dovesse essere sotto una certa soglia, i bimbi verrebbero esclusi dalle scuole più prestigiose. Individui considerati inaffidabili vedrebbero la propria connessione a internet rallentare o venir esclusi completamente dall’accesso a determinati siti internet. Il punteggio del SCS verrà anche utilizzato come parte del Curriculum Vitae della popolazione e fornirà quindi informazioni essenziali ai padroni. Persone con un punteggio basso non potranno far carriera, potranno essere licenziate o essere messe nelle condizioni di non trovare lavoro. Altre punizioni possono essere il divieto di acquistare biglietti aerei, l’esclusione dagli hotel. Infine, gli individui recidivi finiscono in una blacklist dalla quale è molto difficile essere depennati.

9. Il SCS prevede anche una serie di premi secondo i principi della scienza comportamentale cinese: accesso agevolato a finanziamenti, affitti e noleggi, facilitazione nei viaggi e spostamenti, aumento di status sociale. Individui con punteggio sufficientemente alto possono affittare veicoli senza dover lasciare un deposito. Con un punteggio alto sono necessari meno documenti per giustificare la richiesta di visti di viaggio. Il proprio punteggio personale, se molto alto, può anche essere usato come status sociale su piattaforme sociali per trovare partner. Il sito di incontri Baihe permette già da ora agli utenti di postare il proprio punteggio. La pandemia ha permesso di testare per la prima volta l’efficacia del SCS ed esso si è dimostrato davvero fondamentale nel contenimento del Covid-19. Han sostiene che in Cina hanno sconfitto il virus più con gli ingegneri informatici e gli esperti di macrodati che non con gli epidemiologi e i virologi. Effettivamente, in Cina si utilizzano soltanto un paio di app che forniscono tutti i dati utili al governo per il “sinceramento” sulla condotta della popolazione.

10. Meta-app come WeChat in Cina è utilizzata per fare qualunque cosa, offrendo innumerevoli servizi come telefonare, inviare messaggi scritti e vocali, pubblicare foto, noleggiare una automobile o una bicicletta, prenotare viaggi, acquistare un biglietto del cinema, prenotare un posto nel proprio ristorante preferito, cercare le ultime offerte, organizzare un appuntamento dal medico, cercare un partner. AliPay è un sistema di pagamenti di Alibaba: una piattaforma di pagamento online che insieme a Wechat è diffusissimo nella popolazione non solo per la facilità dei pagamenti ma anche perché economicamente molto vantaggioso rispetto ai metodi di acquisto tradizionali. Nessuna app è utilizzata singolarmente nel proprio dispositivo mobile come in Occidente, tutte vengono incorporate in WeChat.

11. L’app creata dal Governo cinese per essere incorporata in WeChat e AliPay per il controllo del contagio è Health Code. Essa assegna automaticamente alle persone un codice-colore selezionato tra tre, dal meno pericoloso al più pericoloso, in base alla loro cronologia di viaggi, al tempo trascorso negli hotspot dell’epidemia e all’esposizione a potenziali individui positivi. Attraverso delle notifiche sul cellulare si ingiunge agli individui il comportamento da seguire in base al codice colore-assegnato: dalla limitazione degli spostamenti al doversi mettere in quarantena. Da quel poco che abbiamo descritto si può dedurre che l’SCS è una implementazione in forma di codice penale proattivo delle filosofie orientali. Differentemente dal codice occidentale che prevede la punibilità di comportamenti non compatibili con l’ordinamento e eventualmente una proattività della libera coscienza, ad esempio la partecipazione politica non obbligatoria ma consigliata; differentemente da un sistema di autogestione in cui la proattività è espressa nella critica e nell’amelioramento, se non cambiamento radicale delle regole date; qui, nel sistema cinese, la proattività assume un ruolo penale dove la conferma e la validazione anticipate di ciascuno all’ordinamento giuridico rappresentano l’adesione totale e preventiva della coscienza alle disposizioni del governo. Dal sollecito e consiglio dei sistemi occidentali sulla proattività nel campo ad esempio della politica e della salute sottoposta comunque alla libertà di coscienza, si passa in Cina a un sistema precognitivo e precorrente il comportamento degli individui. Si appartiene a una collettività integratissima che esegue acriticamente e passivamente le regole e indicazioni, una sorta di mandato imperativo universale, in cui, tuttavia, si vedono le prime brecce.

11. Questo sistema, utilizzato in oltre 100 città, ha consentito alle persone di controllare i colori degli altri residenti quando venivano immessi i loro numeri ID e ha fatto di ciascuno un delatore di fatto suo malgrado, nel momento stesso in cui riteneva di fare il suo dovere di cittadino. Tutta la società cinese è diventata un immenso organismo organizzato dall’avantspecie IA in funzione della difesa da un’altra avantaspecie: il Covid-19. Il governo cinese e i cinesi stessi non parlano di disciplina o controllo, ma di “sincerità”, per questo potremmo parlare della prima “società della sincerità” senza apparente scampo mai esistita. Tale società organizzata dalla IA a sua immagine e somiglianza è tale che tutte le informazioni sulla popolazione sono già pronte per essere immesse e integrate in app di uso comune per il web mapping come Gaode Maps (il nostro Google Maps).

12. Tutto questo sistema assieme alle applicazioni istituzionali nello spazio pubblico produce una enorme quantità di dati che mostra la possibilità dei governi di gestirli agevolmente senza mettere in crisi l’infrastruttura IA della vita quotidiana. In questo caso le IA hanno funzionato talmente bene non solo arginando il Covid-19 ma funzionando da immenso test su un nuovo sistema non disciplinare e non davvero controllante, in quanto non può funzionare senza la mobilitazione volontaria di ciascuno e senza l’adeguamento dei propri comportamenti al sistema complesso del “sinceramento”. Nella meta-app WeChat c’è un settore nel quale si può cliccare per inserire il numero del treno o del bus e sapere se si è viaggiato assieme a casi confermati di Covid-19, stessa cosa su AliPay. I pagamenti in Cina sono quasi tutti elettronici e, quando si prende il pullman, la metro o il taxi spesso si paga facendo “tap” con una tessera magnetica o scansionando un codice QR con AliPay o WeChat pay che hanno i dati personali della carta d’identità. Il governo può sapere in tempo reale con chi si è viaggiato e dove sì è costretti a pagare in cash si deve compilare un foglio nel quale si registra nome, cognome e numero della carta d’identità in modo che nulla sfugga. In farmacia se si comprano antibiotici o farmaci per sindromi influenzali si viene registrati automaticamente, si può accendere un alert con il colore di massimo pericolo e si potrebbe essere chiamati o sottoposti a verifiche domiciliari. Per uscire di casa occorre utilizzare una tessera cartacea tipo “exit card” che serve per uscire ogni 2/3 giorni per andare al supermercato, ma una sola persona per famiglia. Per entrare nel proprio appartamento o sul posto di lavoro è necessario scansionare un codice QR, scrivere il proprio nome e numero di carta d’identità, temperatura e cronologia dello spostamento appena effettuato.

13. Le imprese cinesi stanno nel frattempo implementando la tecnologia di riconoscimento facciale nello spazio pubblico attraverso telecamere. Tale tecnologia è in grado di rilevare le temperature elevate di un individuo in una folla. Le maglie dopo il picco di Covid-19 si sono allargate e l’attenzione ed il “sinceramento” hanno cominciato ad allentarsi. Può accadere ancora ed è accaduto che se si transita in auto senza fermarsi attraverso Hubei, una zona rossa, con Weibo attivo (l’equivalente cinese di Instagram), il proprio codice colore diventi da verde a giallo, venendo messi automaticamente in quarantena. Proprio da qui sono iniziate le prime sommosse. Allo stesso modo, laddove la domotica prevede l’apertura di casa propria solo tramite immissione di un codice dal proprio telefonino, se questo codice diviene giallo o rosso, si verifica il blocco immediato della porta dell’appartamento.

14. La “società della sincerità” non solo ha testato il SCS ma si è dimostrata nella sua forma straordinaria efficiente contro la pandemia. L’OMS ha affermato che le misure più efficaci della Cina sono state la “sorveglianza estremamente proattiva” per rilevare casi, test approfonditi e isolamento immediato dei pazienti, monitoraggio rigoroso e quarantena di contatti stretti e un “livello eccezionalmente elevato di comprensione e accettazione della popolazione” di tali misure. La psicosi generalizzata ha fornito alla Cina i mezzi per la collaborazione della popolazione, ha permesso con i sistemi tecnologici a portata di tutti la mutua sorveglianza e delazione tra i cittadini. Essi hanno così collaborato spontaneamente ad un prodigioso contenimento dei contagi. Le meta-applicazioni e il “sinceramento” non possono avere effetti efficaci se non accompagnate da misure di sicurezza che facciano leva anche sulla mobilitazione volontaria della popolazione. In Cina sono state impiegate tanto quanto quelle ad altissima tecnologia le scienze comportamentali per il cambiamento di massa delle abitudini della vita quotidiana influenzate dall’idea profondamente reazionaria delle filosofie orientali che non vi sia bisogno di un governo laddove ciascuno segua le proprie virtù personali: virtù che ovviamente non sono libere, ma dettate da una filosofia profondamente dispotica in cui il merito individuale assoluto, oltre ogni individualismo, è il suo stesso “core”.

15. Tutto era quindi già pronto. Tutti avevano gli strumenti per fare delazione sui positivi e le loro eventuali infrazioni con ricompense e premi. Un altro aspetto davvero importante è che dopo gli iniziali input di dati il sistema si autoalimenta e autoimplementa in modo non banale, è un sistema autopoietico che integra l’avantspecie IA e la specie umana. Il sistema della sincerità è già quindi la nuova normalità per il popolo cinese e nessun essere umano sa quale sarà il suo esito. Dagli alti burocrati e tecnocrati ai lavoratori più sfruttati, tutti hanno ripetuto lo stesso ritornello introiettato: questo è un “tempo straordinario”, “feichang shiqi”, che richiede “misure straordinarie”. L’umanità in Cina si è comportata pretendendo da sé stessa gli stessi comportamenti di una IA. L’IA ha riprogrammato a propria immagine e somiglianza un’intera società che le ha apparentemente consegnato a scatola chiusa le proprie stringhe viventi. Più che una situazione straordinaria riteniamo si sia trattato di un immenso test per la società della sincerità e l’infopolitica che la caratterizza. Vi sarà presto anche un’infopolitica pervasiva per l’occidente; intanto quella avanzata orientale, così integrata alla specie umana fino a dettare le regole della filosofia di vita di ciascuno – un distopismo orientale- è, come vedremo, destinata a fallire sia sotto il peso dell’autopoiesi linguistica delle IA sia per l’insurrezione inevitabile del resto del vivente.